La Chirurgia Flebologica

La Chirurgia Flebologica si occupa del trattamento delle patologie venose degli arti inferiori, sia del circolo superficiale (varici), sia del circolo profondo (TVP o trombosi venosa profonda e sindrome post trombotica).

Le vene varicose sono dilatazioni delle vene superficiali degli arti inferiori. Spesso la loro eziologia è genetica, ma la sedentarietà così come il mantenimento prolungato della posizione eretta, rappresentano importanti fattori di rischio.

Le vene varicose possono essere trattate perchè sintomatiche, ovvero perchè causano pesantezza, dolenzia agli arti inferiori, gonfiore dei medesimi, oppure anche asintomatiche per ridurre il rischio di dolorose tromboflebiti e trombosi risalenti, che possono complicarsi in embolia polmonare.

 

Esistono diverse metodiche terapeutiche, ma presso il nostro Centro Santa Lucia, il Chirurgo Vascolare tratta l’incontinenza della safena, causa principale delle vene varicose, con tecnica mininvasiva.

Il trattamento chirurgico conservativo emodinamico (CHIVA) non presuppone soltanto la conservazione della safena ma una sua nuova funzionalità ben definita.

Su cosa si basa?

La metodica si basa su un’analisi pre-operatoria del quadro varicoso, eseguita con una particolare tecnica ecocolordoppler, chiamata CARTOGRAFIA.

Lo scopo dell’intervento CHIVA è di conservare la safena e la sua funzione di drenare il sangue dalle vene superficiali a quelle profonde facendo si, senza toglierle, che le vene varicose collassino e si raggiunga così un ottimo risultato estetico e funzionale.

Ciò richiede una lunga esperienza di mappatura emodinamica.

Le vene varicose sono dovute ad un ricircolo vizioso che il sangue compie fra le vene superficiali e quelle profonde.

 

L’esperienza CHIVA consente di identificare con l’eco-color-doppler la funzione di una vena, anche se questa fa parte di un complesso extra-anatomico, cioè non in connessione con la safena e/o non si trova in sedi usuali.

Nello studio, per fare un esempio, di una angiodisplasia o di una malformazione vascolare congenita, l’eco-color-doppler, ci permette di acquisire informazioni sulla funzione che non si possono estrapolare da indagini più complesse come la Risonanza Magnetica o la TAC.

Queste ultime metodiche di indagine sono statiche, perchè non è possibile vedere come si muove il flusso durante una contrazione muscolare facendo un TAC e tanto meno associare alla manovra una compressione manuale di una vena.

La CHIVA infatti è una metodica con cui è possibile curare anche malformazioni vascolari , con risultati decisamente superiori alle altre metodiche.

×