Elastosonografia Epatica

Elastosonografia Epatica

Presso il Centro Medico Santa Lucia è possibile eseguire il test di Elastosonografia epatica.

 

Cos’è l’Elastosonografia?

L’Elastosonografia è un esame diagnostico non invasivo che analizza la diversa elasticità dei tessuti per individuare e obiettivare il grado di rigidità, chiamata “fibrosi”, della struttura di alcuni organi addominali, in particolare il fegato.

 

Presupposti teorici

L’elasticità dei tessuti rappresenta un importante indizio sullo stato di salute dei tessuti: nel corpo umano, infatti, esistono importanti differenze di elasticità tra il tessuto di un organo sano e quello di un organo affetto da diversi tipi di patologia o da una lesione spazio-occupante.
L’elastosonografia permette di valutare il grado di fibrosi del fegato, venendo quindi impiegata principalmente nello studio delle malattie croniche del fegato, per inquadrare la gravità della malattia e per monitorare la sua evoluzione.

 

Quali sono i campi di applicazione di questa metodica?

Questa metodica trova il suo campo di applicazione principalmente nella diagnosi e trattamento delle principali malattie del fegato e delle vie biliari, ma anche in Chirurgia epatobiliare e Medicina interna:

Epatopatie croniche da epatite virale; Steatosi epatica e steatoepatite non alcolica (NAFLD/NASH); Cirrosi epatica; Epatiti autoimmuni; Colangite sclerosante e cirrosi biliare primitiva; malattie metaboliche del fegato; Trombosi portale ed ipertensione portale; Malattie croniche del rene.

 

L’Elastosonografia può aiutare nella diagnosi di un tumore del fegato?

La risposta è articolata: i tumori del fegato, primitivi o secondari, possono avere un grado di rigidità dei tessuti maggiore rispetto ai tessuti circostanti, pertanto l’Elastosonografia può concorrere nel fornire elementi aggiuntivi utili nel processo diagnostico. Nonostante ciò, è bene precisare che questo esame da solo, in assenza di indagini radiologiche (TC-RM), non è in grado di fornire elementi di certezza assoluta.

 

Come viene eseguita l’Elastosonografia?

L’Elastosonografia utilizza la tecnologia degli ultrasuoni per registrare la velocità di propagazione delle onde trasversali, una proprietà che è a sua volta correlata con la maggiore o minore elasticità dei tessuti attraversati dall’impulso sonoro. Una sonda ecografica, dotata di un software dedicato, viene appoggiata sull’addome del paziente, all’altezza del fegato: tale dispositivo genera un impulso ad ultrasuoni, che si propaga attraverso il corpo del paziente e attraverso l’organo esaminato, producendo degli echi. Gli impulsi ultrasonori vengono riflessi in maniera proporzionale al grado di rigidità del tessuto esaminato: i segnali “di rimbalzo”, rilevati su più campionamenti, vengono registrati ed elaborati dall’apparecchiatura, in modo da produrre al termine dell’esame una mappa dell’elasticità dei tessuti del fegato.

La Elastosonografia si differenzia dal Fibroscan in quanto associa la determinazione della rigidità del tessuto epatico (calcolata in KPa) all’immagine ecografica bidimensionale, con la possibilità di collocare il box in sedi sempre diverse nelle varie rilevazioni. L’apparecchiatura fornisce direttamente i valori di rigidità, che indicano il grado di fibrosi sulla base di un punteggio da < 5 a 75 KPa. Il software comunica in tempo reale all’operatore se vengono rispettati i requisiti ottimali per una corretta esecuzione dell’esame, escludendo automaticamente le rilevazioni ritenute meno attendibili.

La sensibilità e la specificità della Elastosonografia si collocano intorno all’80% e, a differenza del Fibroscan, questo test consente di esplorare una maggiore quantità di tessuto epatico e di campionare tutti i segmenti epatici con gli stessi vantaggi di ripetibilità ed innocuità.

La biopsia percutanea ecoguidata, esame in passato molto diffuso in mancanza di informazioni attendibili circa il grado di fibrosi, rimane attualmente limitata all’approfondimento diagnostico solo di alcune malattie ed è comunque gravata da maggiore invasività, dalla non ripetibilità e da costi elevati.

 

Cosa comporta per il paziente?

La procedura può essere eseguita in qualsiasi fascia di età e senza particolari controindicazioni, è indolore e dura circa 20 minuti. È suggerito il digiuno prima dell’esame, che tuttavia non è obbligatorio. Il paziente può assumere tutte le terapie eventualmente praticate a domicilio, compresi i farmaci anticoagulanti. Una volta terminato l’esame il paziente può riprendere le normali attività della vita quotidiana.

PERCHÉ IL FEGATO È UN ORGANO IMPORTANTE?

 

Il fegato è un organo di primaria importanza per il nostro organismo perché svolge funzioni fondamentali:

  • interviene nel metabolismo glucidico e lipidico
  • agisce nel metabolismo delle proteine e nella riduzione dei loro scarti tossici
  • svolge funzioni di sintesi di importanti fattori della coagulazione
  • interviene nei meccanismi di digestione-assorbimento e supporta la trasformazione degli alimenti assorbiti
  • svolge un ruolo nella gestione e nell’immagazzinamento degli zuccheri, ferro, rame e vitamina B12
  • ha un ruolo nella conservazione degli equilibri metabolici dell’organismo.

 

Sintomi chiave delle disfunzioni epatiche sono stanchezza, cattiva digestione e pesantezza post-prandiale. I disturbi della funzionalità epatica possono causare: ittero, colorazione giallognola della cute e delle sclere oculari, perdita di appetito, spesso con importante perdita di peso oppure eccesso ponderale fino all’obesità, stanchezza e senso di malessere generale, colorazione scura delle urine o chiara delle feci.

 

A CHI È RIVOLTO IL CHECK-UP FEGATO?

 

Il check-up fegato si rivolge a tutti coloro che soffrono di problemi al fegato o pensano di soffrirne e a chi desidera conoscere lo stato di salute del proprio fegato attraverso esami approfonditi e una consulenza specialistica. Si rivolge a tutti coloro che hanno avuto una storia familiare di malattie neoplastiche del fegato.

È raccomandato particolarmente come parte di un check-up di routine dopo i 50 anni ai fini di screening e a chi è affetto da steatosi epatica o presenta fattori di rischio già accertati che si associano a questa condizione:

  • sovrappeso o obesità,
  • diabete mellito,
  • disturbi del metabolismo dei grassi (dislipidemia)
  • ipertensione arteriosa.
  • epatopatie virali pregresse o attuali
  • abuso corrente o passato di alcolici.
  • soggetti che assumono farmaci epatotossici (chemioterapici, antibiotici)

 

COME SI SVOLGE IL CHECK-UP FEGATO?

 

Il check-up fegato si svolge in due accessi presso il Centro Polispecialistico Santa Lucia, intervallati da una settimana circa: il primo accesso è dedicato al prelievo ematico e agli esami strumentali ecografici.

Nel corso del secondo incontro viene effettuata la visita specialistica di un medico chirurgo esperto di malattie del fegato, che consegnerà i referti e procederà alla valutazione conclusiva.

 

QUALI ESAMI FANNO PARTE DEL CHECK-UP FEGATO?

 

Il check-up fegato si compone dei seguenti controlli:

  • Esami del sangue (emocromo completo, transaminasi GOT, transaminasi GPT, gammaGT, fosfatasi alcalina, bilirubina totale e frazionata, elettroforesi sieroproteica, glicemia, insulinemia, colesterolo totale, colesterolo HDL, trigliceridi, HBsAg, HCV-Ab)
  • Ecografia dell’addome superiore con studio della flussimetria del sistema venoso portale
  • Elastosonometria del fegato, esame diagnostico non invasivo che analizza la diversa elasticità del tessuto epatico per individuare e obiettivare il grado di rigidità, chiamata “fibrosi”, della struttura del fegato
  • Visita conclusiva effettuata da un medico chirurgo esperto di malattie del fegato.

 

COSA DEVE FARE IL PAZIENTE PRIMA DEGLI ESAMI?

 

Prima del prelievo di sangue e degli esami strumentali è necessario un periodo di digiuno di 8-10 ore. È consentito bere acqua in modica quantità.

Nei tre giorni precedenti è consigliabile seguire una semplice dieta, che verrà fornita dal personale del Centro Santa Lucia al momento della prenotazione.

Sono assolutamente vietati fumo e l’assunzione di bevande alcoliche il giorno precedente e il giorno stesso degli esami.

Nei giorni precedenti gli esami del sangue, l’ecografia addome e l’elastosonometria si prega di non cambiare abitudini alimentari e di vita, evitando di effettuare sforzi fisici intensi il giorno stesso e quelli antecedenti.

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